Salute & Benessere

 
PHOENIX- Dark Angels Phoenix Private Emotion


La salute del pinscher è generalmente molto buona, ed è una razza sana che raggiunge velocemente i 12 anni con pochi problemi o addirittura senza.
Di seguito vengono elencate le principali patologie per le quali il pinscher tedesco dovrebbe essere testato, e i principali problemi della razza, generalmente poco diffusi.


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Il gene diluito

Il gene diluito (dall'inglese. Dilution = diluizione del colore) è responsabile dell'intensità del colore del mantello, incidendo sul numero di pigmenti nel fusto del pelo. E' quindi un gene che fornisce un' "aggregazione" di melanina, che ha conseguenza sia sulla luce che sul colore.
L'allele mutato recessivo (d) determina un'alterazione nel trasporto dei granuli di pigmento con la conseguente formazione di grossi aggregati di granuli e loro deposizione non uniforme lungo il pelo. Questo porta a una riduzione della capacità di assorbimento della luce ed a un colore più chiaro del pelo.

Se il cane non avrà due alleli mutati d ( se è quindi DD o Dd) non avrà diluizione del colore. Se al contrario è dd il colore sarà modificato nel senso della diluizione: da nero focato a blu, da rosso a bronzo, da cioccolato a isabella.  
Questo problema interessa anche Dobermann, Rhodesian Ridgeback, Bassotto, Zwergpinscher, Beagle, barbone, whippet, chow chow, e altri... 

Il test del DNA, quindi, è importante per evitare un colore sbagliato nei cuccioli, che è strettamente collegato anche a patologie della cute e del cane stesso (es. alopecia da mutazione del colore).

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vWD - Malattia di von Willebrand


La malattia di von Willebrand (vWD = von Willebrand Disease) è dovuta alla deficienza del Fattore di von Willebrand (FvW) della coagulazione, che ricopre un ruolo determinante sia nell’emostasi primaria che secondaria. E’ la coagulopatia ereditaria più diffusa nel cane, simile all'emofilia. La vWd è causata da una mancanza, da una ipofunzionalità o da un basso livello ematico del FvW.

Può causare sanguinamento prolungato o eccessivo. Si tratta di un difetto ereditario che si trasmette dai genitori ai figli attraverso il materiale genetico. Possono esserne affette molte razze canine (oltre 54 razze diverse segnalate, con un'elevata prevalenza nel Dobermann) e razze diverse sono inclini a diversi sottotipi della malattia.

Oggi questa malattia può essere identificata anche attraverso l'analisi del DNA per una corretta profilassi eugenetica. Ci sono tre stati: esente, portatore e affetto.


CHERIE - Unforgettably Chèrie entre Dea et Comtessa (3 mesi)
 
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Malattie oculari ereditarie

Tutti i pinscher tedeschi per essere utilizzati nell'allevamento, dovrebbero essere testati nei confronti delle "malattie oculari ereditarie". 

Il Pinscher può soffrire di cataratta ereditaria (HC), che solitamente si sviluppa dai 4 anni in poi. 
Un recente studio Fillandese ha evidenziato che circa il 15% dei pinscher testati sono affetti da cataratta. Questo significa che la maggior parte della popolazione è portatrice, ed è un problema internazionale. 
Si definisce cataratta qualsiasi opacità della lente o cristallino o della sua capsula, a prescindere dalla sua entità e localizzazione, sia essa congenita o acquisita. Può essere parziale e cioè localizzata in un'area, oppure riguardare l'intera lente. In questo caso e quando siano colpiti entrambi gli occhi, determina cecità. Quando la cataratta non è associabile ad alcun trauma o infiammazione o comunque non può essere considerata effetto di altre patologie oculari o sistemiche, sarà prudente considerare la condizione come ereditaria. 
Le tinte bluastre degli occhi in alcuni pinscher anziani non rappresentano una malattia, ma un normale invecchiamento delle lenti oculari.
Purtroppo non vi è ancora nessun test specifico e preciso che dia una sicurezza al 100% di presenza o meno del HC. Il test agli occhi è valido solo per 12 mesi. Il risultato dell'indagine può dirci solo la condizione di salute attuale. Solo con un test del DNA appositamente progettato si potrebbe ottenere un risultato perfetto e sapere se il cane è esente, portatore o affetto. Purtroppo un test del DNA non è ancora disponibile. Si spera che questo DNA test per gli allevatori sarà messo presto in commercio.


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HD - displasia dell'anca

E' una patologia nella quale la testa e il collo del femore con l'acetabolo risultano, singolarmente o nel complesso, più o meno deformati. La displasia dell'anca ha un'eziologia multifattoriale, i fattori genetici e fattori ambientali concorrono a determinare l'insorgenza della patologia.
Non sempre la zoppia è chiaro indice di displasia, così come una corretta andatura non è garanzia di esenzione. L' unico e solo mezzo diagnostico ufficialmente riconosciuto è l'esame radiografico che deve essere eseguito dopo il compimento dei 12 mesi d'età ed inviato ad una delle centrali di lettura ufficiali. (Ce.Le.Ma.Sche o FSA in Italia; BVA in Inghilterra).
La displasia dell'anca è una patologia con andamento recessivo, ciò conferma il fatto che non è sempre vero quando si dice che una coppia di cani non displasici potrà generare soltanto i cuccioli sani, e viceversa. Nessuno, neppure l'allevatore, può sapere se un cucciolo sia affetto o esente dalla displasia dell'anca. L'allevatore può solo garantire l'assenza della displasia dei genitori del cucciolo, il quale però potrà lo stesso ereditare la malattia dai suoi nonni o, andando più indietro, dalle precedenti generazioni
Classificazione FCI della displasia dell'anca: HD A1, HD A2, HD B1 e HD B2.

ADHARA - Unforgettably Adhara kiss me again

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Tiroide

Nell'ambito di un progetto di ricerca,  nel 2005 è stato visto che i livelli normali di tiroide nei pinscher tedeschi sono leggermente più alti che nelle altre razze, questo deve essere considerato normale, e non ha alcun effetto sulla salute del soggetto.
In Germania sono stati esaminati 35 pinscher. 
I valori del pinscher sono stati confrontati con quelli di altre razze, e mediamente sono risultati superiori.

I livelli normali T4:
22-57 nmol / l per il Pinscher rosso
32-70 nmol / l per il Pinscher nero focato.
(Dr.Sven Reese Università di Monaco).



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Il bordo dell'orecchio sanguinante

Alcuni pinscher hanno il problema della punta dell'orecchio sanguinante quando la loro pelle è molto secca; questa può rompersi ed aprirsi nei giovani cani quando sono molto vivaci  (sbattono la loro testa in modo più forte rispetto ad altri soggetti). Solitamente questo problema si presenta nel loro primo autunno, quando il clima è più umido e loro sbattono maggiormente la testa. Nei giovani cani  i capillari sulla punta dell'orecchio, sono molto delicati. Diventeranno più forti quando il cane crescerà ed avrà una struttura più robusta in genere. 
La punta dell'orecchio si rovinerà e si aprirà, quando i pinscher scrolleranno forte la testa, così la punta dell'orecchio si romperà sbattendo sul cranio.  Può succedere anche quando il cane strofina la propria testa sul tappeto, quando rientra in casa e fuori il clima è umido e freddo.
Questo problema si verifica solo quando il cane è giovane ed anche se entrambi i genitori non hanno problemi con la punta delle orecchie.
E' molto importante mantenere la pelle dell'orecchio idratata, morbida e pulita. Qualche volta può succedere se la punta dell'orecchio è sporca o se lo spessore dell'orecchio è fine e poco peloso.
La cosa fondamentale è mantenere idratato il bordo dell'orecchio per evitare la formazione di crosta.
In ogni caso anche se il cane  ha questo problema, non significa che non goda di perfetta salute ( il problema può essere paragonato ai talloni screpolati negli umani).


Il bordo dell'orecchio sanguinante non si verifica solo nel Pinscher tedesco, ma in diverse razze a pelo corto come nel Rhodesian Ridgeback, Bassotto, DobermannWeimaraner, ecc.! Purtroppo attualmente non esiste una"cura" universale che guarisca i cani colpiti . Ci sono solo diverse opzioni di trattamento, che più o meno potrebbero aiutare un soggetto o un altro.

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 Le vaccinazioni

2007 - AVMA (American Veterinary Medicine Association) ha riconosciuto che gli animali, così come per gli umani,  mantengono una piena immunità per tutta la vita una volta adeguatamente immunizzati durante l'infanzia. Questo significa che i richiami annuali, che possono causare gravi conseguenze a un cane adulto completamente immunizzato, possono essere eliminati con il parere del vostro medico veterinario.
Sempre un maggior numero di proprietari  si chiede se ha senso vaccinare i propri animali ogni anno.
La domanda può essere legittima, in quanto le vaccinazioni che portano "protezione" e "sicurezza", non sono senza rischi (reazioni ai vaccini e danni conseguenti). 
I tipici sintomi cominciano di solito 9 -12 giorni dopo la vaccinazione e possono includere stanchezza, febbre, vomito occasionale, e secrezioni oculari. Questi sintomi primari cominciano solitamente 1-2 giorni prima i sintomi neurologici, che possono essere variabili. Alcuni cani hanno solo lievi tremori, ma nella maggior parte dei casi presentano diversi gradi di atassia (disturbi dell'equilibrio) e convulsioni. 
In tutti i casi conosciuti, i sintomi si evidenziano dopo vaccinazione contro il cimurro e solitamente dopo la prima vaccinazione (la vaccinazione viene effettuata solitamente quando il cucciolo ha 12 settimane in Fillandia). In ogni caso non c'è correlazione fra il tipo di vaccino e le marche con l'incidenza e la gravità dei sintomi che possono manifestarsi (Hillgen & Koivisto, 1996).
In tutti i casi conosciuti i cani sono stati eutanizzati con una sospetta diagnosi si epilessia senza nessun trattamento.

Fino ad ora non è esatta la patogenesi e l'eziologia delle complicanze post-vaccinali trovate nel Pinscher Tedesco; si presume che a causa di una popolazione molto piccola e un alto grado di consanguineità, questa razza ha un certo tipo di difetto immunologico, che la rende particolarmente sensibile al vaccino contro il cimurro. Comunque, cani che hanno avuto dei sintomi produrranno più cuccioli che avranno questi sintomi che cuccioli senza. E' però possibile che cani senza reazioni ai vaccini producano cuccioli che mostreranno sintomi. Purtroppo, l'esatto modo di trasmissione non è ancora stato scoperto.
Inoltre, non è chiaro, perché questi cani si riprendano molto bene, a differenza di altre razze segnalate, dall' encefalite immuno-mediata (oliver et al., 1997- Vandevelde, 1998). 

In conclusione il nostro motto è:  vaccinate, ma fatelo quando necessario, e il meno possibile! 

 Unforgettably Caesar phoenix' mark


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